Storia

Le Chiese dei Fratelli si rifanno in ogni aspetto alla chiesa delle origini come è descritta nel Nuovo Testamento, ma la denominazione ebbe origine a Plymouth in Inghilterra verso il 1830, quando un gruppo di Pastori della Chiesa Anglicana, nel desiderio di vivere più realmente e profondamente la spiritualità cristiana, cominciò a riunirsi regolarmente per lo studio delle Sacre Scritture, la preghiera e la predicazione.

I loro incontri erano caratterizzati da semplicità, assenza di gerarchie ecclesiastiche, libertà individuale, spirito di apertura verso gli altri e per questo più tardi vennero semplicemente chiamati, usando un’espressione scritturale, “i fratelli”.

La loro aderenza al messaggio biblico li condusse a diffondere le verità evangeliche e ad impegnarsi attivamente per soccorrere le classi bisognose, attraverso opere sociali quali la fondazione di orfanotrofi e scuole.

Ben presto il movimento si estese valicando i confini britannici e in Italia si sviluppò in pieno Risorgimento ad opera del conte Piero Guicciardini di Firenze e del poeta Teodorico Pietrocola Rossetti di Vasto, prima in Piemonte, Toscana e Puglia, poi gradualmente in tutte le altre regioni italiane.

Risulta che a Bologna giungesse tale Bernardo Rettani, “colportore” cioè divulgatore di Bibbie, che nel 1861 fu vittima di un tumulto popolare fomentato dal Clero, ma che riuscì comunque a fondare una chiesa nel 1862. Un’altra comunità nacque sempre in quegli anni a Bologna in seguito all’opera di evangelizzazione di un certo Pompeo Rossi.

Pur tenendo conto di quanto attestano i documenti dell’epoca, che cioè nel sedicesimo secolo c’erano già a Bologna circa quattromila persone che incuranti delle proibizioni e delle minacce del Clero leggevano regolarmente la Bibbia, possiamo comunque  affermare che la Chiesa dei Fratelli è la più antica comunità evangelica della nostra città.

La Chiesa dei Fratelli ritiene la Bibbia Parola ispirata da Dio e la considera l’unica autorità in materia di fede e di comportamento. Crede in un Dio unico e trino, nel valore salvifico dell’opera compiuta da Gesù Cristo sulla croce, nella salvezza eterna per grazia mediante la fede, nella necessità che la fede si manifesti attraverso le buone opere, nel valore della sottomissione e consacrazione ai principi del Vangelo e in una esistenza eterna che attende ogni uomo dopo il giudizio di Dio.

E’ una chiesa di professanti, cioè formata da persone che ne fanno parte in seguito ad una conversione personale a Dio e al suo figlio Gesù Cristo.

Come in ogni chiesa il culto domenicale e le riunioni infrasettimanali sono aperte a tutti.

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